Quando si parla di plastica, spesso ci si chiede qual è la differenza rispetto ai polimeri. In realtà, non c’è alcuna differenza – i due termini si riferiscono essenzialmente agli stessi materiali.
Il termine “polimero” deriva dal greco “poly“, che significa “molti“, e “meros” o “mer“, che significa “unità“. I polimeri sono composti chimici costituiti da lunghe catene composte da piccole unità ripetute, chiamate monomeri. Questa struttura molecolare a catena è ciò che li differenzia da altri composti organici come gli alcoli o gli acidi.
Quando parliamo di “plastica”, ci riferiamo a materiali di ingegneria a base di polimeri. Di solito, alle catene polimeriche vengono aggiunti vari additivi per conferire loro proprietà desiderate come colore, resistenza o flessibilità.
I polimeri possono essere sia di origine naturale che sintetica. Esempi di polimeri naturali sono la gomma, l’ambra, la cellulosa del legno e della carta, così come proteine e acidi nucleici come il DNA. I polimeri sintetici, invece, sono prodotti industrialmente attraverso processi di polimerizzazione.
In generale, i materiali polimerici vengono suddivisi in tre categorie principali:
- Gomme (elastomeri)
- Termoindurenti
- Termoplastici
I termoplastici, in particolare, sono ampiamente utilizzati nello stampaggio a iniezione e quindi da noi di Csplast per la produzione di svariate tipologie di prodotti.
Oltre ai comuni elementi organici come carbonio, idrogeno e ossigeno, le plastiche possono contenere anche elementi inorganici come silicio, azoto, fluoro, fosforo, zolfo e cloro. Raramente però si utilizza un polimero puro – di solito vengono aggiunti degli additivi per migliorarne le prestazioni, come lubrificanti, stabilizzatori, coloranti, fibre di rinforzo e molto altro.
In sintesi, la plastica e i polimeri sono la stessa cosa: materiali sintetici composti da lunghe catene di monomeri, con infinite possibilità di applicazioni grazie alla possibilità di personalizzarne le proprietà attraverso l’aggiunta di vari additivi.
Qui in Csplast utilizziamo da oltre quarantanni un’infinità di termoplastici per la realizzazione dei vostri prodotti attraverso lo stampaggio ad iniezione. I termoplastici presentano caratteristiche che li rendono particolarmente adatti a questa tecnologia di produzione, tra cui:
- Facilità di fusione e fluidità durante l’iniezione nello stampo;
- Capacità di mantenere la forma una volta raffreddati e solidificati;
- Possibilità di essere riciclati e riutilizzati più volte;
Alcuni dei termoplastici più comunemente utilizzati nello stampaggio sono:
- Polipropilene (PP): ampiamente impiegato per la produzione di componenti auto, contenitori, giocattoli, elettrodomestici.
- Polietilene (PE): utilizzato per la realizzazione di articoli come flaconi, contenitori, sacchetti, tubi.
- Polistirene (PS): adatto per la produzione di stoviglie monouso, giocattoli, elettronica.
- Poliacetato di vinile (PVC): impiegato per la fabbricazione di tubi, profili, rivestimenti, ecc.
- Policarbonato (PC): utilizzato per la realizzazione di componenti ottici, lenti, schermi, coperture.
- Polietilentereftalato (PET): comunemente usato per la produzione di bottiglie, imballaggi, contenitori.
Csplast, con la sua esperienza nello stampaggio a iniezione, è in grado di lavorare una vasta gamma di questi termoplastici per realizzare un’ampia varietà di prodotti finiti. Dall’automotive all’elettronica, dai beni di consumo al settore medicale e alimentare, Csplast sfrutta le potenzialità dei materiali termoplastici per offrire soluzioni innovative e personalizzate ai propri clienti.
Contattaci, se hai un progetto da sviluppare o se sei interessato a capire quale materiale è più adatto per lo stampaggio del tuo prodotto, saremo felici di aiutarti.