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Come colorare la plastica nello stampaggio ad iniezione

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Immagina di avere un’idea geniale per un prodotto in plastica e di aver trovato il partner perfetto per realizzarlo attraverso lo stampaggio a iniezione.

Il processo di stampaggio ad iniezione prevedrà la fusione della plastica prima di iniettarla nello stampo, che le darà la forma desiderata, per poi raffreddarla e produrre il prodotto finito.

Perfetto!

Tu hai già in mente il colore personalizzato, che renderà il tuo prodotto unico e speciale. Sappiamo che generalmente le termoplastiche al loro stato “naturale” sono quasi incolore (bianco latteo). Ma tu hai deciso, vuoi proprio quello specifico colore.

Pensi sia sufficiente comunicare il colore al tuo fornitore e il gioco è fatto… Ma sappiamo tutti che le cose non sono mai così semplici, vero?

Non preoccuparti, siamo qui per svelarti alcuni segreti sul mixaggio dei colori nello stampaggio a iniezione di plastica. Sai, ci sono alcuni aspetti fondamentali che ogni designer di prodotti dovrebbe conoscere per evitare delusioni e sorprese spiacevoli.

In questo articolo, ti condurremo attraverso i meandri affascinanti del mondo dei colori nello stampaggio a iniezione. Imparerai come ottenere esattamente quel colore desiderato per il tuo prodotto e scoprirai alcune delle sfide e delle considerazioni importanti da tenere a mente lungo il percorso.

Quindi, se vuoi risparmiare tempo, denaro e frustrazione futura quando si tratta di colorare la tua plastica, continua a leggere. Questa è la guida essenziale che ti accompagnerà nel processo di realizzazione del tuo prodotto di plastica, colorato nel modo più accurato possibile.

In Csplast esistono fondamentalmente due modalità per colorare un prodotto in plastica stampato a iniezione:

  1. Materiali compound “pre-miscelati”
  2. Additivazione di masterbatches

Andiamo ad approfondire queste metodologie in maniera più specifica, evidenziando i pro e i contro di ognuna di queste.

1. Materiali compound “pre-miscelati”

Il materiale colorato viene realizzato direttamente dal produttore della materia prima con un processo di estrusione e compounding che consente di ottenere un polimero additivato miscelato, estruso e pellettizzato, pronto per lo stampaggio ad iniezione

Per colori Pantone® o RAL ben noti, questa è probabilmente la via più economica e semplice da seguire. I produttori possono ottenere rapidamente colori comuni e potrebbero addirittura avere il “vostro” colore in magazzino e questo consentirà di creare un’identità visiva unica al prodotto stampato. Questo metodo permette anche di avere sempre un controllo preciso sulla qualità estetica del colore, perché il colore custom viene appositamente realizzato e dosato con accuratezza nelle quantità di pigmento per ottenere la tonalità desiderata, garantendo un risultato coerente.

Se invece desiderate un colore personalizzato – ad esempio “lo stesso colore della lamiera su cui appoggeremo il monitor” oppure “lo stesso colore dell’infisso sul quale installeremo il distanziale” – anche questo può essere realizzato dal produttore di plastica. In questo caso il produttore provvederà  letteralmente a “copiare” il vostro campione di riferimento – indipendentemente dal tipo di supporto (carta, lamiera verniciata, stoffa…). Tuttavia, con questa modalità verrà richiesto un quantitativo minimo di acquisto per procedere alla colorazione custom di una materia prima naturale (dai 300 ai 1.000 kg per volta in media).

Possiamo intuire che l’utilizzo dei colori custom o pre-miscelati non risulta conveniente quando si ha a che fare con  piccoli lotti produttivi. Inoltre, bisogna tenere in considerazione che i colori custom hanno costi più elevati e tempi di consegna più lunghi, dovuti alla specificità del processo di  creazione della specifica miscelazione.

Ciò nonostante, in Csplast ogni cliente è importante; quando i lotti produttivi richiesti  non giustificano l’acquisto di quantitativi elevati di materia prima già colorata alla fonte, possiamo sempre fornirvi un‘alternativa valida e supportarvi nella sua realizzazione.

Una buona opzione è  quella di considerare l’aggiunta di coloranti o additivi durante la fase di stampaggio. In questo modo si riducono i costi della materia prima potendo utilizzare una versione neutra, che verrà colorata ad hoc e nelle quantità effettivamente necessarie.

Inoltre, questa modalità privilegia la flessibilità di poter variare colore spesso.

Approfondiamo meglio questa soluzione andando al punto 2.

2. Additivazione con masterbatches

I masterbatch  – da cui l’abbreviazione colloquiale “master” – più semplicemente “coloranti”- sono realizzati  anch’essi dai produttori di plastica. Esattamente come per i materiali compound, esiste la possibilità di  acquistare e aggiungere masterbatches in colori standard Pantone® o RAL  oppure in colori custom realizzati ad hoc.

Questi granuli di masterbatches sono in genere pesantemente pigmentati, con una proporzione del 50% di colore e il 50% di resina, di conseguenza non sono pronti per lo stampaggio come tali, ma devono essere miscelati con plastica idonea per lo stampaggio a iniezione di colore neutro dallo stampatore, in questo caso da noi di Csplast.

I masterbatches perciò, sono una mescola a base di resina con elevata concentrazione di pigmenti ed eventuali additivi, che viene aggiunta al materiale polimerico con lo scopo di colorarlo o di conferirgli prestazioni specifiche. La quantità di pigmento o colorante utilizzata dipende dal tipo di materiale plastico che viene scelto di stampare a iniezione e dal colore desiderato.

Gli additivi per la plastica  – oltre ad aggiungere colore – possono migliorare le proprietà della plastica stessa, come la resistenza al calore, la resistenza all’usura, la stabilizzazione alla luce (HALS e assorbitori UV), la resistenza alle fiamme, gli antistatici, i lubrificanti e gli anti-scivolanti.

Il processo di miscelazione del pigmento o del colorante con il materiale plastico avviene durante lo stampaggio ad iniezione e deve essere molto accurato per garantire una distribuzione uniforme del colore sui particolari stampati.

I masterbatches sono chiaramente consigliati quando si ha che fare con piccole produzioni per il loro buon rapporto qualità/prezzo e per la loro facilità e semplicità di utilizzo durante il processo di stampaggio. Presentano, però, una flessibilità più limitata nel regolare il colore garantendone la costanza nel tempo una volta che è stato stampato un primo lotto di produzione. I lotti successivi potrebbero avere sfumature o tonalità leggermente differenti, perché ad ogni nuovo ciclo di stampaggio si potrebbe verificare una miscelazione leggermente differente dei pigmenti con la plastica, trattandosi come abbiamo detto di un processo manuale che viene eseguito dallo stampatore.

Conclusioni

È importante valutare attentamente i pro e i contro dei colori compound pre-miscelati e dei masterbatches in base alle esigenze specifiche del prodotto che il cliente deve realizzare e alle preferenze di personalizzazione.

Con Csplast non potete sbagliare colore!

La nostra pluriennale esperienza nel settore della costruzione stampi a iniezione, nello stampaggio plastica e nella sua colorazione è a disposizione di tutti in nostri clienti, così da permettervi di fare sempre le scelte più adatte ai vostri progetti.

Contattaci se hai un nuovo prodotto personalizzato da realizzare, saremo felici di aiutarti a dargli vita.